Alessitimia: quando le emozioni restano in silenzio

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Le emozioni sono una bussola fondamentale per comprendere noi stessi e il mondo che ci circonda. Tuttavia, per alcune persone, questa bussola sembra rotta: faticano a riconoscere e descrivere i propri sentimenti, vivendo una sorta di distacco emotivo. Questa condizione prende il nome di alessitimia.

Cos’è l’Alessitimia?

L’alessitimia, letteralmente “mancanza di parole per le emozioni”, è una difficoltà nel percepire, comprendere ed esprimere i propri stati emotivi. Chi ne soffre spesso:

  • Ha difficoltà a identificare le proprie emozioni;
  • Trova complicato esprimere i sentimenti a parole;
  • Presenta un pensiero orientato ai fatti, piuttosto che alle emozioni;
  • Mostra difficoltà nell’empatia e nelle relazioni interpersonali.

Questo fenomeno può derivare da esperienze infantili difficili, traumi o carenze nelle prime relazioni affettive.

Il legame tra Alessitimia e Dissociazione

La dissociazione è un meccanismo di difesa che aiuta la mente a proteggersi da esperienze troppo dolorose o traumatiche. In alcuni casi, chi ha vissuto traumi intensi può “disconnettersi” dalle proprie emozioni come forma di sopravvivenza psicologica.

Molti studi dimostrano che le persone con alessitimia presentano anche sintomi dissociativi, come:

  • Sensazione di distacco da sé stessi o dalla realtà (depersonalizzazione e derealizzazione);
  • Difficoltà a ricordare eventi traumatici (amnesia dissociativa);
  • Sensazione di vivere in una sorta di “pilota automatico”, senza un reale coinvolgimento emotivo.

Perché alcuni resistono al trauma e altri no?

Non tutti coloro che vivono esperienze traumatiche sviluppano alessitimia o dissociazione. La differenza spesso risiede nel supporto ricevuto durante l’infanzia e nella capacità della mente di elaborare il dolore. Alcuni studi suggeriscono che un Super-Io troppo rigido e punitivo possa impedire una sana gestione delle emozioni, portando alla repressione e alla disconnessione emotiva.

Come affrontare l’Alessitimia?

La buona notizia è che, sebbene l’alessitimia possa essere una sfida, non è un destino ineluttabile. Alcuni approcci terapeutici si sono dimostrati efficaci, tra cui:

  • Terapia basata sulla mentalizzazione (MBT): aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri stati mentali;
  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): lavora sulla connessione tra pensieri, emozioni e comportamenti;
  • Mindfulness e tecniche corporee: favoriscono una maggiore connessione con il proprio mondo interiore.

Conclusione

Comprendere l’alessitimia e il suo legame con la dissociazione e il trauma può aiutarci a vedere queste difficoltà non come difetti personali, ma come strategie di sopravvivenza sviluppate in momenti di grande vulnerabilità. Con il giusto supporto, è possibile imparare a riconnettersi con le proprie emozioni e costruire relazioni più autentiche e soddisfacenti.

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